Il Governo Italiano e l’Europa stanno inviando messaggi molto chiari che puntano ad investimenti economici a sostegno delle PMI nella precisa direzione dell’innovazione digitale, in particolare attraverso lo strumento del credito d’imposta per l’acquisto di soluzioni software.
Con questo articolo toglieremo ogni dubbio a tutti quegli Imprenditori che tutt’oggi hanno delle resistenze all’idea di digitalizzare le loro aziende.
Sono un’ imprenditrice che lavora nel campo delle tecnologie per l’informatica e l’automazione da ormai 13 anni. Nel 2009 nasce il mio progetto “IT Distribuzione” un’ azienda che si interfaccia da subito con una situazione socio-economica difficile, quando si contano più imprese che chiudono rispetto a quelle che aprono.
Da più parti mi sono arrivati consigli su quanto avrei dovuto essere cauta al fine di temporeggiare in attesa di tempi migliori e più floridi ma io e i miei soci abbiamo da sempre la convinzione che, per avere successo non serva aspettare, ma al contrario bisogna agire.
E’ indispensabile avere una chiara visione strategica e la consapevolezza di dove si vuole arrivare per raggiungere la meta. Vanno definiti i propri obiettivi e vanno messe in pratica tutte le azioni necessarie individuando tutti gli strumenti, le nozioni e le persone preposti a raggiungerli.
L’innovazione è parte del nostro DNA aziendale, un elemento insito ed imprescindibile a supporto di tutte le competenze che ciascun componente del nostro Team apporta nel proprio quotidiano lavorativo.
Il nostro è un modello di business dedicato alla trasformazione digitale delle PMI e al loro ingresso nel mondo delle Imprese 4.0.
Purtroppo siamo costretti ad ammettere che capita ancora troppo spesso che gli imprenditori con cui ci interfacciamo, di fronte alla possibilità di iniziare un percorso di digitalizzazione, rispondono che non hanno abbastanza soldi da investire o “non hanno tempo” perché loro devono lavorare.
Motivazioni che potevano anche avere una giustificazione fino a qualche anno fa ma che oggi cominciano a suonare un po’ fuori luogo, per non dire totalmente anacronistiche.
La digitalizzazione è uno di quegli strumenti che danno più frutti proprio in momenti di scarsità di tempo e risorse economiche.
E noi in primis siamo l’esempio lampante di questo assunto.
La nostra piccola realtà, con risorse umane e budget limitati, ha sperimentato e attuato da subito la digitalizzazione dei processi interni aumentanto la sua produttività, e consentendo di ottimizzare le tempistiche in tutti quei processi interni che altrimenti avrebbero richiesto troppo tempo, oltre a qualche persona in più, per la loro realizzazione.
Grazie al nostro sistema informativo interno, sviluppato e modificato negli anni in una sorta di evoluzione continua, ci confrontiamo ogni giorno con aziende più grandi di noi, ma non sempre altrettanto strutturate, riuscendo a portare avanti un business sano e di valore.
Ecco perché riusciamo ad essere sempre competitivi , al passo con un mercato in continuo cambiamento che non si ferma ad aspettare nessuno.

Ormai i messaggi che puntano ad investimenti economici a sostegno delle PMI nella precisa direzione dell’innovazione digitale sono evidenti.
Dopo il credito d’imposta per l’acquisto di beni materiali (industria 4.0 sui macchinari nuovi) è ormai evidente che le aziende italiane non sono carenti di investimenti in attrezzature, ma lo sono totalmente in materia di:
- sistemi informativi a cui collegare i macchinari, per efficientare il funzionamento;
- sistemi informativi di raccolta dati per creare una base decisionale delle scelte strategiche future.
Finalmente il Decreto Aiuti è diventato legge.
Pubblicata nella GU n. 164 del 15.07.2022 la Legge del 15 luglio 2022 n. 91 di conversione, prevede misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali.
L’aliquota del credito d’imposta per l’acquisto di software è più che raddoppiata.
L’aliquota del credito d’imposta è aumentata dal 20 al 50% con lo scopo di supportare le aziende nell’adozione di software, sistemi, piattaforme e applicazioni in grado di comunicare e condividere dati e informazioni, sia al loro interno che con l’ambiente circostante.
Questo consentirà di gestire il coordinamento della produzione con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio, come la logistica di fabbrica e la manutenzione, così come la gestione della produzione e/o della supply chain, il monitoraggio e il controllo delle condizioni di lavoro delle macchine e dei sistemi di produzione interfacciati con i sistemi informativi di fabbrica, e molto altro ancora.

Ma quali sono i software agevolati dal credito d’Imposta al 50%?
Innanzitutto è importante porre l’attenzione sul fatto che questo credito d’imposta riguarda sia i beni materiali che quelli immateriali, ed è fruibile in compensazione in 3 quote annuali a partire dall’anno di installazione del bene.
Tra gli innumerevoli software agevolabili dal Credito d’Imposta del 50% (elencati nell’allegato B pubblicato dal MISE)ne citiamo alcuni, quali :
- Sistemi MES, Sistemi SCADA e PLC;
- Software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la gestione e il coordinamento della produzione con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio, come logistica di fabbrica e manutenzione;
- Sistemi di schedulazione della produzione;
- Software, sistemi, piattaforme e applicazioni per la progettazione e la riprogettazione dei sistemi produttivi che tengano conto dei flussi dei materiali e delle informazioni;
- Software, sistemi, piattaforme e applicazioni in grado di comunicare e condividere dati e informazioni sia tra loro che con l’ambiente e gli attori circostanti (Industrial Internet of Things) grazie ad una rete di sensori intelligenti interconnessi;
- Software per la Business Intelligence.
E si potrebbe continuare anche oltre, ma non è certo mia intenzione tediarvi con la lista infinita di sistemi e software che godono di questa agevolazione.
È però mia ferma intenzione aprirvi sempre di più gli occhi su tutti quei validi e tangibili vantaggi di cui godrete accettando da subito la possibilità di valutare un progetto di digitalizzazione delle vostre aziende.
Insomma di quali altri segnali avete bisogno per decidere di investire finalmente nella trasformazione digitale della vostra azienda?
Fonti
Gazzetta Ufficiale: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2022/05/17/22G00059/sg
Mise: https://www.mise.gov.it/it/notizie-stampa/decreto-aiuti-le-misure-per-le-imprese